Su Piazza Pepe, lungo via Mazzini, si trova il Palazzo della Banca
d’Italia. Inaugurato nel 1925 si presenta come una costruzione
di ispirazione neoclassica a quattro piani. Dopo una breve scalinata
si accede al salone pubblico, un ampio locale arredato in stile liberty,
con colorate vetrate a mosaico e abbellito da sette tele a lunetta,
opera di tre artisti molisani.
1. “L’ingresso a Campobasso di Ferrante I Gonzaga con
la moglie Isabella di Capua” di Nicola Biondi.
La scena dovrebbe rappresentare la visita, nel 1531, di Ferrante I
Gonzaga alla contea di Campobasso, avuta in dote dalla moglie Isabella
di Capua.
2. “Alessandro III a Termoli” di Nicola Biondi.
Il dipinto raffigura il pontefice Alessandro III imbarcato su una
nave a Termoli durante il viaggio dal regno siciliano a Venezia nel
1173 o 1177
3. “Celestino V ad Isernia” di Arnaldo de Lisio.
Il dipinto celebra il passaggio del pontefice Celestino V ad Isernia
durante il suo viaggio da L’Aquila a Napoli. Il pontefice è
circondato da una folla di fedeli che gli rendono omaggio o gli porgono
i propri figli per la benedizione. Sullo sfondo si scorge Carlo d’Angiò
di Napoli.
4. “Il riscatto di Campobasso dal dominio feudale” di
Arnaldo de Lisio.
Il dipinto si riferisce all’episodio settecentesco dell’acquisto
del feudo da Marcello Carafa ad opera dell’università
di Campobasso, tramite il versamento di un tributo: si notano, infatti,
le figura maschili e femminili che, su entrambi i lati del dipinto,
sono ritratte nell’atto di deporre oggetti di valore o danaro.
5. “Il Conte Verde” di Arnaldo de Lisio.
La composizione, di ambientazione notturna, celebra le esequie di
Amedeo VI d’Aosta, detto “Conte Verde”, deceduto
nei pressi di Campobasso nel 1383, mentre combatteva a fianco di Ludovico
d’Angiò contro Durazzeschi di Napoli.
6. “Vittorio Emanuele a Venafro” di Francesco Paolo Diodati.
Il dipinto rappresenta la visita di Vittorio Emanuele II nella città
di Venafro nel 1860. Il re a cavallo è accolto da una folla
festante.
7. “La Pace fra Crociati e Trinitari” di Francesco Paolo
Diodati.
Il quadro celebra la riconciliazione, nel 1587, fra le confraternite
dei Crociati e dei Trinitari in seguito alla predicazione del frate
cappuccino Girolamo da Sorbo, rappresentato di spalle in primo piano.
Sullo sfondo si nota il panorama della città di Campobasso.
*Le
foto delle lunette sono state pubblicate nel CD prodotto dalla Banca
d'Italia - Filiale di Campobasso nel 2004