Il
Mistero raffigura S. Rocco che appare ad un appestato mostrandogli la
propria piaga pestifera mentre un angelo sorregge il bordone (bastone
da pellegrino) e un altro una tabella su cui è scritto “Rochum
invoca et sanus eris” (Invoca S. Rocco e sarai guarito).
Il significato simbolico è l’importanza di confortare gli
ammalati
Il Di Zinno affida ad un semplice bastone la funzione di reggere il
gruppo aereo.
S. Rocco nato in una nobile famiglia francese, alla morte dei genitori
vendette i suoi beni e partì pellegrino per l’Italia dove
guarì numerosi appestati. Durante il viaggio di ritorno in patria,
mentre si trovava in un luogo deserto, si ammalò e riuscì
a sopravvivere grazie al cibo portatogli da un cane. Rientrato in patria
fu arrestato con l’accusa di essere una spia e morì in
carcere colpito dalla peste.
“A capo della piazza del mercato” c’era la Chiesa
di S. Rocco in cui durante le fiere il mastrogiurato amministrava la
giustizia.
San
Rocco*
Se prieghe Sante Rocche t’aresane
da ogne male brutte che te vene.
Ridotte a purtà nu piezz’e pane
ce lu purtava nu fedele cane.
(Se
preghi San Rocco guarisci / da ogni male cattivo che ti viene. / Ridotto
a portare un pezzo di pane / lo portava un fedele cane.)
*da una poesia di Michele Buldrini tratto
da: Arnaldo Brunale, Campuasciane Assèlute – Dialetto /
Enzo Nocera editor – Campobasso 2007
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