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Sorta come oratorio fuori le mura nell’antica piazza chiamata
"Maiura" o "Chiaia", fu trasformata in chiesa nel
1572 dalla Congrega delle Maestranze.
La facciata presenta un coronamento orizzontale con un portale barocco.
Il suo interno si compone di un’ampia navata, dove, distribuiti
due per ogni lato, compaiono quattro altari barocchi che inquadrano
importanti tele del Seicento napoletano. Gli altari sono dedicati a
Sant'Antonio Abate, a San Benedetto, al Sacro Cuore ed al Crocifisso.
Lungo il registro superiore della navata corrono affreschi che illustrano
storie della vita di S. Antonio Abate.
Il presbiterio, separato dall’aula da un arco trionfale, ospita
l’altare maggiore.
La chiesa è stata restaurata negli anni '80 del Novecento.
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