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La chiesa che sorge a destra del palazzo comunale facendo corpo unico
con il Municipio, è priva di qualunque segno nella facciata esterna
che richiami ad un luogo sacro.
La tradizione vuole che il monastero originario fosse stato costruito
sul sito, dallo stesso San Pietro Celestino nel 1290; in seguito sarebbe
stato ampliato dal discepolo del santo, il beato Roberto da Salle.
La chiesa, la cui facciata fu edificata nel 1320, fu gravemente colpita
dal terremoto del 1805; tra tante rovine rimase illeso soltanto il muro
in cui era la nicchia della statuetta della Vergine: una antichissima
statua lignea, piuttosto piccola (cm.109 di altezza), dal corpo snello,
dal collo lungo, dal viso ovale, dal sorriso dolce appena accennato.
La statua ha le palme delle mani rivolte verso l’osservatore e
su di esse e sul collo è disegnata una croce.
L’altare maggiore attuale era uno dei tre appartenenti alla chiesa
della Trinità, mentre l’altare originario di questa chiesa
si trova adesso nella Cattedrale.
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